Se devi sostenere una telefonata in inglese per lavoro questo articolo è per te: vedremo insieme le formule più frequenti che si utilizzano nei paesi anglosassoni e le risposte corrette da dare.
“Sorri, der ar som interferens: Ai cant ir iu!“. CLICK.
Questa è stata la frase con cui ho cercato di chiudere frettolosamente la mia prima conference call lavorativa in lingua inglese.
A causa di quella conference call (e a causa della mia scarsissima conoscenza pratica della lingua inglese), ho seriamente rischiato di perdere il mio posto di lavoro in una multinazionale di prestigio.
Sono però sicuro che anche a te è successo almeno una volta di fare una telefonata in inglese e di non capire ASSOLUTAMENTE NULLA di ciò che veniva detto dall’altra parte della cornetta!
Mi sbaglio?
Quante volte la sola prospettiva di prendere in mano il telefono per dialogare con un essere umano oltre confine ci fa sudare freddo e anticipare le pene dell’inferno dantesco?
Una ricerca della famosa Università di Canicattì riporta che una delle più frequenti cause di morte sul lavoro non sono gli incidenti, ma le call in inglese (scherzo :P).
“Riuscirò mai a capire qualcosa?”
“Cosa caspita dirò in risposta?“
“Yes? Un yes va sempre bene, due anche, ma dieci cominciano a stufare…”
“Quante volte potrò giocarmi l’ai-dont-anderstend?”
“Non ricordo più neanche come mi chiamo!”
“Non mi sento bene.”
“Voglio la mamma.”
“Oppure, ecco! Se non capisco nulla posso sempre far finta che sia caduta la linea!”
Bene. Per mettere fine a questo doloroso stillicidio, ho pensato di riprodurre in questo articolo una telefonata tipo. Troverai le diverse formule che vengono usate più di frequente e finalmente potrai rilassarti.
Caio: Hi, this is Caio from XX company.
Cominciamo dalle presentazioni.
Quando saluti e ti annunci, il modo per dire chi sei al telefono è “it’s Caio speaking” o “this is Caio”.
O anche: “Caio here from…”
Caio: May I talk to James Brown, please?
May è il verbo giusto per chiedere qualcosa in modo formale e cortese.
E aggiungi un “per favore” alla fine: gli inglesi adorano le formule di cortesia!
James’ assistant: “If you can hold on a minute, I’ll put you through”.
Questa frase è abbastanza ardua, soprattutto se hai poca dimestichezza con i phrasal verbs.
Hold on significa “attendere in linea”, mentre put through vuol dire “passare al telefono”. Quando ti dicono così, attendi e… non mettere giù!
James: Hello Caio, how are you?/ Hello Caio, how is it going?
Questa è la tipica formula di cortesia che si utilizza al telefono per non entrare nel vivo della materia in maniera brusca.
“How is it going” è più informale, l’ideale per salutare una persona che conosci o con cui ti sei già sentito.
Caio: I’m good, thanks. Did I catch you at an OK time?/ Do you have a minute to talk?
Hai presente quelle persone che chiamano e cominciano a parlare ininterrottamente e tu magari devi iniziare a momenti una riunione importante?
Ecco, che tu parli con l’Italia o con l’estero, please, chiedi se disturbi o se l’interlocutore ha tempo per stare al telefono.
Riceverai quasi sicuramente in risposta un “yes” o un “no, but go ahead”.
Caio: I’m calling because…/ The reason for my call is…/ I just wanted to check in on/about…
Patti chiari, amicizia lunga.
Queste sono le formule migliori per spiegare il motivo della tua chiamata.
“Check in” è un phrasal verb che significa “controllare, aggiornare”. On o about serviranno per specificare l’argomento.
Caio: I think we’re having connection issues. Can I call you back?
Ebbene sì, ogni tanto davvero si sente male e non riesci a seguire la conversazione.
In questo caso, per interrompere con gentilezza e proporre di richiamare, puoi parlare di connection issues (molto meglio delle mie som interferens) e poi usare il phrasal verb “to call back”.
Caio: Perfect. Thank you so much for your time, I thoroughly enjoyed our conversation. Have a nice day James!
Ed ecco come potrai chiudere la telefonata con un aplomb davvero British.
Sono sicuro che questo articolo ti potrà essere d’aiuto per le prossime telefonate in inglese. Puoi anche allenarti chiedendo informazioni al telefono, invece che utilizzare le email, quando devi prenotare una camera o il ristorante per le vacanze.
E ricorda sempre: sbagliare è necessario per imparare, quindi non farti bloccare dagli incidenti di percorso ma stai tranquillo e vai avanti (e non mettere giù 🙂 ).